Le terapie occupazionali sono coordinate da un educatore professionale, il quale coadiuvato da terapisti, cantanti e animatori, armonizza le diverse attività all'interno di un accurato programma settimanale.
Quiz (memoria storica) curiosità e attualità (politica e costume), lettura di riviste e quotidiani, stesura di autobiografie, percorsi interattivi guidati, sono alcuni esempi degli stimoli che gli educatori professionali offrono quotidianamente ai nostri suoi ospiti. Di seguito i nostri obiettivi:
Disegno: coloriamo con la tecnica dei pastelli, acquerelli, colori a cera, collage, decoupage (materiale utilizzato: matite colorate, acquarelli e pennelli, carta colorata, fogli bianchi, forbici, colla.)
Manipolazione: impastare manipolare creare, trasformare, favorire lo sviluppo di competenze motorie cognitive ed espressive (materiali utilizzati: pasta di sale, plastilina, impasti vari, elementi naturali come le foglie, i rami, i fiori e le cortecce, il muschio, il cartone e materiale da riciclo).
Travasi: travasi di materiali solidi e liquidi per lo svolgimento delle attività e il coordinamento della motricità (materiali utilizzati: farine, cereali, pasta, bottiglie di plastica, tappi e altri materiali di recupero).
L'anziano e le strutture residenziali
L'ingresso in istituto rappresenta un forte cambiamento delle condizioni ambientali , affettive e comportamentali; in pratica si interrompe bruscamente un vissuto di continuità, uno stile di vita che può favorire risposte disadattive. Studi e ricerche psicogeriatriche sostengono che l'istituzionalizzazione può determinare l'insorgere o l'accentuazione di disturbi emotivi e un'accelerazione dell'involuzione intellettiva in particolare segnalano un impoverimento della vita emozionale dell'anziano che vive in istituto, minore creatività, minore chiarezza percettiva, minore integrità, minore capacità di reazione agli stimoli che agiscono sull'affettività, una tendenza verso la passività e l'inattività, una maggiore chiusura ed una minore reattività all'ambiente, autosvalutazione, sentimenti di apatia e di perdita di speranza o incompletezza. Il ricovero, inoltre, favorisce manifestazioni di disagio psicofisico che spesso sfocia in una forte depressione senile, caratterizzata da disturbi dell'umore e da inibizione psicomotoria accompagnata da senso di grande stanchezza e ansia, alle quali si aggiungono disturbi somatici.
La musico terapia in istituto
Per contrastare il decadimento e il deterioramento fisico, mentale e psicologico, in questi ultimi anni nelle strutture residenziali per anziani si stanno attivando dei programmi animativi e preventivi/terapeutici. L'anziano viene, quindi, coinvolto in attività corporee, manuali, grafico-pittoriche, verbali e musicali. Tra gli inteventi musicali un posto di rilievo è ricoperto sempre più dalla musicoterapia che dà aiuto espressivo e comunicativo all'anziano sofferente. E' necessario, però, che le sedute si integrino con le altre attività di animazione e con le attività sanitarie ed essenziali, per proseguire assieme i seguenti obiettivi:
L'anziano e la musica
L'anziano, anche quello che non ha ricevuto un'educazione musicale, ha una competenza esperenziale in tutto quello che concerne il campo sonoro-musicale: la conoscenza di canti, il ricordo di eventi sonori per lui significativi, le pratiche sociali inerenti la musica come il ballo, le serate, i cantastorie, gli strumenti musicali. Questo bagaglio sonoro-musicale che l'anziano si porta dentro, che lo accompagna, che parla della sua storia, del suo vissuto, dei suoi sentimenti, delle sue sensibilità, delle vicende passate, della sua cultura diventa materiale su cui lavora il musicoterapeuta. L'anziano è, dunque, considerato una persona ancora ricca di potenzialità, di speranze, di desideri e di bisogni da attivare, conservare, preservare e rispettare. La musicoterapia lavora sulle parti sane dell'anziano e suo obiettivo primario è quello di valorizzare tutte le potenzialità residue; la musica diventa così un mezzo per prendersi cura degli anziani troppo legati al passato e incapaci di vivere un presente proiettato nel futuro, e degli anziani che presentano problemi di depressione, aiutandoli ad accettare il proprio processo di invecchiamento e/o ad elaborare un lutto.
Esercizi di mira: abbattere dei barattoli con delle palline; labirinto: percorrere con una matita il tragitto per arrivare all'uscita; palla: fare centro con una pallina nel canestro o nel secchiello; acchiappa tutto: afferrare con una pinza oggetti di varie dimensioni; bolle di sapone: riuscire a scoppiare bolle di sapone; trova la carta uguale: gioco di memoria; passa palla: passare un palloncino senza toccare in terra.